Leonetto CAPPIELLO (1875-1942)

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Vermuth Martini. Manifesto originale per Martini & Rossi; cm 70x100. Tipografia Teatrale Torinese. Databile alla metà degli anni Cinquanta. Condizioni di conservazione perfette.


Leonetto Cappiello è stato uno dei massimi cartellonisti e illustratori della prima metà del Novecento. Lavorò per alcune delle maggiori “griffes” del primo Novecento, molte delle quali ancora oggi in attività, ed ebbe immediato ed enorme successo sia in Italia sia in Francia. I suoi lavori, evocativi dell’epoca d’oro del manifesto, sono oggi oggetto di attento collezionismo.

 

La storia aziendale della Martini & Rossi ha origine nel 1847, quando quattro intraprendenti commercianti piemontesi (Clemente Miche, Carlo Re, Carlo Agnelli e Eligio Baudino) fondarono a Torino una distilleria dal nome "Distilleria nazionale da spirito di vino" con sede a San Salvatore Monferrato (Alessandria). Nel 1850, mentre la società si espandeva con un magazzino a Genova, entrarono a far parte della società Alessandro Macini e Teofilo Sola. L'area industriale torinese dell'epoca era caratterizzata da un grande fervore imprenditoriale ed anche la produzione enologica, in particolare quella di liquori e di veumouth, trovò modo di crescere di dimensione.

 

Nel 1863 Alessandro Martini e Teofilo Sola decisero di rilevare l'attività imprenditoriale costituendo ufficialmente a Torino la "Martini, Sola e Gala" a cui partecipò, come terzo socio, il liquorista Luigi Rossi, già proprietario di un negozio di erbe aromatiche. Nel 1864 nacque la prima bottiglia Martini, disegnata dagli stessi fondatori, e si inaugurò lo stabilimento di Pessione di Chieri (Torino).

 

Nel 1879, alla morte di Teofilo Sola, l'azienda prese la definitiva ragione sociale "Martini & Rossi" e iniziò a esportare su larga scala, anche grazie all'apertura di alcune filiali all'estero. All'inizio del Novecento, il nome "Martini" s'impose sulle altre denominazioni diventando l'appellativo che indicava il vermout della "Martini & Rossi".

 

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