Composition. 1959.
Litografia originale realizzata specificamente per la copertina della celeberrima e prestigiosa raccolta ideata da Gualtieri di San Lazzaro XXè Siècle; cm 24,5x31,5. In eccellenti condizioni di conservazione. Rara.
N.B. L'opera è accompagnata dal certificato di autenticità.
Mark Tobey si formò tra il 1906 e il 1908 all’Art Institute of Chicago, poi, nel 1911 si trasferì a New York. Nel 1917 ordinò la prima esposizione personale alla galleria M. Knoedler & Co. di New York. L’interesse per la fede Baha’i lo avviò alla ricerca di una rappresentazione della spiritualità nell’arte. Trasferitosi a Seattle, iniziò a insegnare alla Cornish School of Allied Arts.
Nel 1925 si recò a Parigi, nel primo dei suoi innumerevoli viaggi. In Medio Oriente, nel 1926, iniziò a interessarsi alla scrittura persiana e araba. Tornato a Seattle nel 1928, partecipò alla fondazione della Free and Creative Art School. Dal 1931 al 1938 fu artista residente alla Dartington Hall, una scuola progressista nel Devonshire, in Inghilterra; la durata del suo incarico fu intervallata da frequenti viaggi in Messico, negli Stati Uniti e in Oriente. Nel 1934 trascorse un mese in un monastero zen vicino a Kyoto. L’anno successivo iniziò la serie dei dipinti a “scrittura bianca”, esposti per la prima volta nel 1944 alla Willard Gallery di New York. Nel 1938 tornò a Seattle.
Nel 1945 fu ordinata una sua personale dal Portland Museum of Art, Oregon. Nel 1951, si tenne la sua prima retrospettiva al California Palace of the Legion of Honor di San Francisco.
Nel 1955 espose alla Galerie Jeanne Bucher di Parigi; l’anno seguente, eletto membro del National Institute of Arts and Letters, ricevette il Guggenheim International Award. Nel 1957 iniziò il ciclo dei dipinti a inchiostro Sumi e, nel 1958, ricevette il premio Città di Venezia per la Pittura alla Biennale. Nel 1960 si stabilì a Basilea e, l’anno successivo, il Musée des Arts Décoratifs di Parigi gli organizzò una grande e importante mostra. Nel 1962 le sue opere furono al Museum of Modern Art di New York e allo Stedelijk Museum di Amsterdam nel 1966.
Un’importante retrospettiva del suo lavoro ebbe luogo alla National Collection of Fine Arts di Washington nel 1974, due anni prima della sua scomparsa.