Telemaco SIGNORINI (Firenze 1835-1901)
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Galleria L'Estampe
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Novembre. 1871. Acquaforte originale, mm 127x173. Monogrammata in lastra in basso a sinistra. Editore Carlo Lovera. Titolata in basso al centro. Splendida prova impressa nel secondo stato di due, chiara, freschissima e perfettamente inchiostrata. Ampi margini. In eccellenti condizioni di conservazione.

Telemaco Signorini fu iniziato alla pittura dal padre Giovanni, stimatissimo paesaggista al servizio del Granduca di Toscana Leopoldo II.

Nel 1852 si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Firenze che gli diede le basi tecniche per la futura e personalissima evoluzione stilistica, che esercitò già fin dal 1856, quando abbandonò i formalismi accademici, per approdare alla pittura en plein air. Da questo momento, iniziò a sperimentare e ad applicare le novità proposte dalla macchia, totalmente immerso nella sua vocazione e in una profonda inquietudine creativa. Viaggiò a lungo in Italia e, nel 1856, si arruolò  come volontario dell'esercito garibaldino.

Nel 1861, con Cabianca si recò a PArigi, dove incontrò e divenne amico di Jean Baptiste Camille Corot, che lo ispirò profondamente, unitamente a Courbet.  Tornato in Italia, fondò la cosiddetta «scuola di Piagentina», dal nome della località fiorentina dove era solito dipingere all'aperto, prendendo ispirazione dalla natura e dalla sua poetica mutevolezza stagionale.

Proprio di questi anni sono il dipinto e l'incisione Novembre.

Negli ultimi anni, Signorini si recò assiduamente a Parigi, dove entrò in contatto con la pittura impressionista ed i suoi maggiori esponenti, quali Degas, Manet e Monet.

 

 

 

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