Peter BEHRENS (Amburgo 1868-1940 Berlino)
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Galleria L'Estampe
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Der Kuss, il bacio. 1899. Xilografia originale impressa nel secondo stato su due; foglio cm 19x28,5, incisione cm 15x19. Monogrammata in basso al centro. Splendida prova, chiara, fresca e perfettamente inchiostrata di questa famosissima e ricercata composizione, di straordinaria modernità. Normali bruniture al foglio, non lavato. In eccellenti condizioni di conservazione.

Behrens studiò pittura ad Amburgo, per poi spostarsi a Düsseldorf e Karlsruhe tra il 1886 e il 1889. Nel 1899 si trasferì a Monaco dove lavorò dapprima come pittore, illustratore e rilegatore artigiano, avvicinandosi progressivamente ai circoli bohémienne e sviluppando un profondo interesse per le tematiche legate al vivere moderno. Nel 1899, su impulso del Granduca Ernesto Luigi d'Assia si unì alla colonia artistica di Darmstadt divenendone rapidamente uno dei massimi protagonisti. Behrens costruì lì la propria abitazione e progettò ogni elemento che vi era contenuto, dall'arredamento alle suppellettili. Questo progetto - vera e propria opera d'arte totale, Gesamtkunstwerk, nel senso squisitamente wagneriano del termine - è considerato la svolta della sua carriera, il definitivo abbandono dell'arte e delle correnti Liberty in favore di uno stile più sobrio e austero.


Nel 1903 fu nominato preside della Kunstgewerberschule di Düsseldorf, incarico durante il quale si distinse per le numerose riforme apportate al sistema. Nel 1907, inoltre, Behrens fu uno dei dodici artisti indipendenti che aderirono al Deutscher Werkbund, fondato in quell'anno da Hermann Muthesius. Il gruppo era profondamente influenzato dal movimento di rivalutazione delle arti applicate; loro desiderio era creare per l'industria, contribuire al forgiarsi di una nuova struttura sociale e spingere verso una riumanizzazione dell'economia, della società e della cultura.

Nel 1907, la Allgemeine Elektrizitäts-Gesellschaft (AEG) assunse Behrens come consulente artistico e lo incaricò di creare la veste grafica dell'azienda, dal logo alla pubblicità alla linea principale dei prodotti: si tratta del primo incarico di questo tipo, che rende Behrens il primo industrial designer della storia. Tra il 1907 al 1912 ebbe numerosi allievi, i più illustri dei quali sono sicuramente Ludwig Mies van der Rohe, Charles Edouard Jeanneret-Gris (meglio noto come Le Corbusier), Adolf Meyer, Jean Kramer e Walter Gropius, futuro direttore del Bauhaus. Fu in quegli anni che Behrens progettò la Fabbrica di turbine AEG, dove concretizzò in termini architettonici il programma del Deutscher Werkbund, creando un capolavoro dell'architettura moderna destinato a influenzare molti degli architetti a venire. Nel 1922 accettò l'invito ad insegnare alla Akademie der Bildenden Künste di Vienna e nel 1936, dopo la morte di Hans Poelzig, divenne preside della facoltà di architettura dell'Accademia Prussiana delle Arti di Berlino.

Dopo la prima guerra mondiale la sua opera fu entusiasticamente richiesta dalla rinascente industria tedesca: esempi di questa attività furono gli edifici delle acciaierie Mannesman di Düsseldorf, e il complesso di uffici per la I.G. Farben. Durante il periodo nazista Behrens si pose invece come figura contraddittoria: rimase preside della facoltà di architettura a Berlino e fu figura di spicco nelle trasformazioni artistiche del secolo, oltre che un importante industrial designer, fu più volte elogiato da Albert Speer - architetto pupillo di Adolf Hitler - e raggiunse notorietà mondiale. Ciò malgrado rimase sempre in un certo qual modo inviso al governo nazista, che avrebbe desiderato limitarne l'attività.

 

 

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